La rotta Patmos Agios Kirikos collega il Dodecaneso con Icaria ed al momento è gestita da 2 compagnie di navigazione. L'operatore Dodekanisos Seaways offre collegamenti 1 volte a settimana con corse di una durata di circa 55 minuti mentre Il servizio Blue Star Ferries viene offerto fino a 2 volte a settimana, con una durata di circa 1 ora 35 min.
Pertanto, il servizio offerto è di 3 corse settimana per la rotta Patmos Agios Kirikos tra il Dodecaneso e Icaria. Confronta subito ed ottieni la migliore tariffa per il periodo in cui desideri viaggiare.
Le tariffe visualizzate rappresentano il prezzo medio, di sola andata, pagato dai nostri clienti. La prenotazione più comune sulla rotta Patmos Agios Kirikos è con un auto e 2 passeggeri.
Patmos è un'isola greca situata nel Mar Egeo, una delle più settentrionali del gruppo di isole del Dodecaneso. L'isola si trova al largo della costa occidentale della Turchia, la capitale dell'isola è Chora, mentre il porto nella città si trova a Skala. Patmos è conosciuta come "l'isola dell'Apocalisse" e attira turisti da tutto il mondo proprio per questo motivo. Tuttavia, si tratta di un isola molto pittoresca, con le tradizionali case bianche, acque cristalline, vivace vita notturna e sorprese gastronomiche. Una delle principali attrazioni dell'isola è la Grotta dell'Apocalisse si pensa sia una grotta sacra dove San Ioannis udì la voce di Dio e scrisse l'Apocalisse. Nella grotta, i visitatori possono ammirare la croce incisa da San Ioannis, così come le tre piccole crepe sulla roccia attraverso il quale la voce di Dio è stata udita, che simboleggiano la Trinità.
Patmos è collegata in traghetto con il Pireo, le isole del Dodecaneso e anche con le isole del Mar Egeo, come Samos e Ikaria. Il traghetto dal Pireo impiega circa 7 ore per raggiungere il porto di Patmos. Il viaggio verso le isole del Dodecaneso vicine dura circa 1 o 1ora e mezza, mentre i viaggi da Ikaria e Samos impiega un po 'di più.
Agios kirykos è una città dell'isola greca di Icaria, nell'Egeo Settentrionale. Qui è dove marinai e capitani costruirono le loro case per rispettare la tradizione marittima. Nel museo archeologico questa tradizione continua ad essere presente, infatti gran parte delle collezioni furono trovate sui fondali marini. Secondo la leggenda, il figlio di Dedalo precipitò nel mare che circonda Icaria quando il sole bruciò le sue ali di cera. La sua caduta è simboleggiata in una statua all'ingresso del porto principale dell'isola.
Il suo territorio è prevalentemente montuoso e coperto da una fitta vegetazione di cipressi, querce e pini. Grazie a questi, i pendii dell'isola mantengono la loro umidità e consentono il pascolo delle capre selvatiche. La foresta di Radi, parte del progetto "Natura 2000, è considerata la più antica dei Balcani. Qui si possono trovare numerosi esemplari di querce basse.
L'isola è raggiungibile in traghetto dal porto del Pireo e Kavala, nel nord del paese.